♫ It’s a God-awful small affair
To the girl with the mousy hair ♫
“Ma veramente ti sei innamorato di una tipa che hai visto una sola volta in vita tua?”
Ma certo che sì!
Ovvio che sì!
Stiamo parlando di me, hai presente?
Quel lattaio capace di innamorarsi anche cinque o sei volte al giorno.
Quel lattaio capace di innamorarsi anche del nulla, anche solo di un’idea.
Quel lattaio che, se sei riuscita ad attirare la sua attenzione mentre stava mettendo cose a caso su di uno scaffale, ti inseguirà con molta “discrezione” tra le varie corsie, fingendo magari di essere improvvisamente interessato ai valori nutrizionali o agli ingredienti del primo prodotto che gli capita a tiro…
Resta con me qualche minuto e ti racconterò tutto.
Prometto che non dovrai pazientare molto, stavolta saranno solo pochi concetti e dritti al punto…
Non ho nessuna intenzione di dilungarmi più di tanto.
Is There Life On Mars?
Ma che ne so!
Sto facendo già abbastanza fatica a capire “questa vita qui” anche senza pensare a quella su Marte.
Con tutto che per Marte sarei pronto a partire anche adesso, in questo momento… puoi dire lo giuro!
Con tutto che su Marte qualche volta mi ci sono sentito per davvero, proprio come se quel pezzo lo avessi scritto io…
Sto rallentato un secondo.
Sto cercando di fare ordine come posso.
L’ astinenza dalle Marlboro non è per niente simpatica, è molto ma molto peggiorata rispetto all’ultimo ricordo che avevo di lei.
Ok, è solo una questione di qualche giorno, ma la situazione è comunque riassumibile con uno dei miei più sinceri e sentiti “Male Male Qui” tra tutti quelli masticati in tempi più o meno recenti.
Il punto è che con Mester abbiamo da poco finito di registrare tutte le parti strumentali dei pezzi che avevamo in ballo, e sono parecchio soddisfatto dei piatti che, con tanto amore, stiamo cucinando per voi.
Non abbiamo un cantante, e nonostante lui sia in grado di cantare decisamente molto meglio di me, ha comunque deciso che questo compito spetti esclusivamente al sottoscritto, chiamandosene completamente fuori.
Che infame!
Voglio provare a registrare le migliori take di voce tra quelle che mi è possibile fare, ed è proprio per questo motivo che ho deciso di prendermi cura per qualche giorno di voce e respiro (nonostante sappia molto bene che la cosa non potrà spostare più di tanto gli equilibri, ma pace… Almeno potrò dire di averci provato).
So di essere di parte (ovvio, stiamo parlando di Mester), ma lavorare insieme e fianco a fianco ancora una volta è stato davvero incredibile.
Ti giuro che rimanere ad osservarlo mentre se ne parte completamente a caso con il suo ♫ Do You Want To Build A Snowmaaan ♫ tra una prova e l’altra (e con la sua unica ed inimitabile faccia da schiaffi) è davvero impagabile!
M.: “Eh Brun, con due bimbe piccole è più che normale conoscere a memoria le canzoni di Frozen.
Tu, piuttosto?
E già che ci siamo…
Ora che la figlia del fornaio è solo un lontano ricordo, ora che la tipa ti ha lasciato, ed ora che il boccia non lavora più da voi…
Possiamo considerare finalmente chiuso il tuo periodo di musica di merda??
Con tutto il rispetto eh, sia chiaro!”
B.: “Disse quello che ascoltava Mattafix, giusto?
Mi spiace deluderti, Mester!
Comunque su Frozen mi avvalgo della facoltà di non rispondere!
Sulla duemilatre posso solo ribadire che la sua unica colpa è stata quella di avermi fatto conoscere Shiva… Per tutto il resto (o quasi) ho fatto da solo.
Con la mia ex poi, se così la si può chiamare, parlavamo poco o niente di musica (o forse sarebbe più giusto dire che parlavamo pochissimo in generale, ma fotte).
E per quanto riguarda il boccia invece… Ti posso solo giurare su tutto quello che vuoi che gli voglio abbastanza bene da potermi presentare a suonare in calze e ciabatte da qui fino alla fine dei nostri giorni se tu dovessi chiamarlo così anche solo un’altra volta, io te lo dico…
M.: “Va bene… Brunello!
Però, prossima volta che lo senti, digli solo che ho visto in giro una Colt cabriolet che faceva proprio al caso suo… Gasava Tantissimo!”
B.: “Eccolo! Ma quanto sei scemo?? 😂 Dai, suoniamo!”
Is There Life On Mars?
Non saprei.
Di sicuro dovrei preoccuparmi molto di più della mia vita in Via Conciliazione angolo Via Calciati se solo non avessi Alice al mio fianco a proteggere il mio posto di lavoro di questi tempi.
La signorina è parecchio più nerd del solito ultimamente, tipo al punto da riguardarsi (e nella sua interezza) tutta la saga innominabile.
Cinque film.
Uno peggio dell’altro…
Esatto: proprio quella saga di cui avevamo ri-fatto il casting qualche mese fa.
Un po’ deve averci preso gusto, o forse l’altra mattina si sentiva solo un po’ più Clary Fairchild del solito, fatto sta che a questo giro ha deciso di scrivere a Netflix chiedendo di potersi occupare in prima persona del reboot di Shadowhunters.
Ammetto le mie colpe:
B.: “Simo, ascoltami bene!
Se mai io dovessi andare al Lucca Comics ’25 vedrai che farò di tutto per incontrare la mia bella Cassandrona!
Ho intenzione di farmi fare un autografo sotto al capezzolo sinistro per poi farmelo tatuare…”
Mai avrei creduto di provocare in lei una simile reazione:
Ha già completato il casting di tutti i personaggi principali della saga, ed è stata davvero fenomenale!
Posso garantirti che se mai la Marina un giorno decidesse di abbassare definitivamente le serrande… beh, il mondo ci guadagnerebbe un direttore artistico di assoluto livello.
B.: “Comunque, senza offesa eh, ma non pensi che il tuo parabatai abbia più di qualche problema con le fasi lunari?
I’m just saying…”
S.: “Senti Alec, ti devo ricordare chi è il tuo parabatai o facciamo come se fosse tutta una questione di circostanze come al solito?”
B:: “Eh, ma che caratteraccio però…”
Is There Life On Mars?
Forse.
Nel dubbio posso solo dirti che ho cominciato già da un po’ a tracciare qualche linea appartenente al disegno della mia vita successiva.
Stavo facendo due passi con mio padre, ed il povero malcapitato si è trovato in mezzo ad una delle mie ultime litigate via telefono, una delle mie ultime situazioni in cui mi sono trovato a prendere dei nomi in maniera gratuita, completamente a caso.
Butto giu, poi restiamo qualche secondo ad osservarci in religioso silenzio, senza dirci nemmeno una parola.
Fino a che…
B.: “Pa, posso dirti una cosa?”
C.: “Tutto quello che vuoi!”
B.: “Se nella prossima vita avrò ancora l’onore di averti come padre… sappi che avrai un figlio omosessuale!”
C.: “Mah… in quel caso penso che avresti altri tipi di c***i!
B.: “Afferrato il concetto.”
Come se pianificare il futuro possa avere anche solo il minimo senso.
E come se certe scelte siano davvero solo mie da prendere.
Ho combinato un sacco di disastri ultimamente, forse anche troppi.
Pensavo che per un po’ anche basta così, e pensavo che per un po’ me ne sarei stato nel mio.
Pensavo che avrei passato un po’ di tempo a capire e sistemare due o tre cose prima di…
Poi ecco che Sir Giovanni (out of the blue, ed in un giorno completamente a caso) mi dice di essere in giro per Piacenza, e mi chiede se mi va di accompagnarlo alla ricerca di un nuovo smartphone per suo padre.
Cosa potrà mai andare storto, giusto?
Ci troviamo in un negozio non troppo lontano da casa mia.
Lui sta dando un’occhiata al settore telefoni da due soldi che tanto mio padre lo distruggerà tempo zero, e mi sta parlando di quali caratteristiche minime dovrebbe avere per non portarsi a casa proprio una stronzata…
Sembra che mi stia parlando in un’altra lingua, e comunque non vedo nessun telefono davanti a me.
Il mio sguardo si posa solo su di lei, sui suoi capelli corti e scuri, sui suoi gesti, sul modo in cui sta sorridendo mentre parla con il suo collega, sui suoi tatuaggi e su uno tra questi in particolare:
Il volto di David Bowie, riconoscibile anche senza troppi dettagli, ed una scritta dal tratto sottile e semplice…
Rebel Rebel.
Sono già innamorato.
Non so niente di lei, nemmeno il suo nome.
E sono già tornato diverse volte in negozio senza essere mai più riuscito a beccarla.
Come se non fosse mai esistita.
Come se me la fossi solo immaginata.
Frustrante.
B.: “Oh, ma dov’è la mia Rebel Rebel?? Dici che non riesco a beccarla per i turni? Sarà in malattia? Forse era in prestito da qualche altro punto vendita? Dai, è Agosto, forse è solo in ferie…”
G.: “Sì, ma stai calmo… secondo me ha dato le dimissioni!”
B.: “Vai in culo my dawg, davvero… detto con l’anima”
Fine della storia.
Morale?
Diffida sempre da chi cerca compagnia per comprare un telefono a suo padre, specialmente se munito di uno spa-ven-to-so pannocchione di notevoli dimensioni, specialmente se poi è anche un po’ troppo…
(no dai, stavolta no… poi Donna Giuliana si incazza).
‘Mocc
Your Favorite Milk Delivery Boy.

Or return from following after thee—
For whither thou goest, I will go,
And where thou lodgest, I will lodge.
Thy people shall be my people, and thy God my God.
Where thou diest, will I die, and there will I be buried.
The Angel do so to me, and more also,
If aught but death part thee and me.
(Simo… che te possino! 😉)