Chiusura in Esse, poi in programma una serata tranquilla.
Inghilterra – Russia sul divano con papà e coniglio (riassumibile così: Rooney traversa, Dier spettacolare su punizione, ma gli infami sono riusciti a pareggiare a partita quasi finita: in culo a voi!).
Qualche scambio di messaggi declinando (più o meno gentilmente) proposte per la serata e spiegando che vorrei andare a letto presto perché domani sono di apertura, poi (come ho imparato a dire dal Libe) pigiamino-orsetto-letto…
Fanculo, non riesco a dormire.
Vi chiederei consigli sul come riuscirci, ma ho contato tutte le bestie possibili, ho cercato di perdermi nei pensieri più vari ed eventuali. Il punto è che ce ne sono due o tre di questi che mi hanno promesso che stanotte non si dorme, e che domani mattina in negozio starò bestemmiando tutto il creato (più o meno metaforicamente… domani vi saprò dire) pagandone le conseguenze.
Niente, faccio finta di non prendermela troppo, apro “pages” e faccio ordine tra un po’ di cose che stavo scrivendo.
Qui sotto seguono tre “highlights”… copio ed incollo, poi riprovo a dormire che sarà meglio.
‘Notte.
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Quando dei guanti in nitrile sono visti come poco virili…
Sì, la B sono io… e sì, per la M, come di consueto con i contenuti volgari e/o personali, voglio rispettare la privacy.
M: ehilà. Come mai fuori zona?
B: no no… anche le mozze fanno parte del mio reparto.
M: boh, ti ho sempre visto agli yogurt. Ma ‘sti guantini blu?
B: eh, sono pieno di graffi e tagli… l’acquetta della mozzarella mi da fastidio.
M: ah, capisco… che principessina!! E il c**o invece? quello ti piace??
B: -.-
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Un grazie a Matt, Chris e Dominic dei Muse per un concerto allucinante.
Strepitosi, come sempre.
Decisamente meno gli Explosions In The Sky al Magnolia (che già mi arrivano da un disco che mi piace così così, ma anche un c**o a dirla tutta). Li salvo soltanto perché mi è capitato di riascoltare “The Earth Is Not A Cold Dead Place” nel my new favorite outdoors listening place e penso che ricorderò per un po’ il momento in questione.
Sono davvero parecchio combattuto invece sul da farsi per quanto riguarda “California” dei Blink-182. Il problema è puramente “sentimentale”: Al di là di cosa abbia combinato Tom Delonge, e (giuro) pur non avendo nulla contro Matt Skiba, SICURAMENTE non posso chiamare Blink-182 un gruppo senza Tom. Fine della storia. Il punto è che sono troppo troppo troppo curioso di ascoltarlo, e non voglio nemmeno farmi mancare i commenti sulle “figure” di Travis con Ago (solitamente cerchiamo di imparare quanto prima le parti più stronze… è d’obbligo). Al momento sono riuscito ad evitare di ascoltare i due singoli buttati fuori ad anticipare il tutto.
Vedremo.
Vedremo.
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Non mi pento delle cose che ti ho detto (anzi che ti ho scritto). Le penso tutt’ora. Non scrivo mai “cose così” a qualcuno se non le penso davvero, mai mai fatto. Mi pento di averlo fatto, quello sì. E mi sento un cretino.
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