Ed ora proverò a spiegarvi questa sensazione qua.
Mettiamo per un secondo da parte il vostro lattaio, che ormai conoscete abbastanza bene, e parliamo del Brunetto “sciacquino del suono”.
Sono stato per un bel po’ di tempo immerso nella realizzazione di un Ep con quei due disgraziati di Ago e Chris.
Sono stato coinvolto nella composizione dei brani, mi sono fatto carico della produzione, ho suonato un po’ di basso, un po’ di chitarre, un po’ di “suonini vari”, ed ho anche cantato un po’ (quest’ultima cosa, per dovere di cronaca, è capitata decisamente “sotto-minaccia”… Ormai saprete bene che non sono mai stato capace di cantare).
Un pochino di “editing”, che non guasta mai, dopo di che mi sono lanciato nel “mixing”.
Rimaneva quindi l’ultima fase della produzione, il “mastering” appunto, e quindi, per avere un paio di orecchie esterne al progetto, abbiamo pensato di affidarci allo Sterling di New York…
Eccomi al punto: sapere che questo Ep in cui ci ho messo veramente l’anima è stato “rifinito” proprio lì è una sensazione pazzesca, il riascoltarlo è una sensazione pazzesca!
Non mi reputo nessuno, sono l’ultimo dei cretini ed ho solo da imparare, ma non ho dubbi sul fatto che è di tutto questo che mi vorrei occupare tutti i giorni.
Una bella soddisfazione insomma, tra l’altro in un periodo in cui ne avevo davvero parecchio bisogno.
Molto bene.