È curioso, ma è un processo indipendente, agisce in “background”, non lo puoi controllare, e non sempre lo riesci a cogliere.
Te ne rendi conto magari quando torni a casa e cerchi di non fare rumore perché tua sorella è a letto da un pezzo, accendi il mac, cominci a pensare e a schiacciare i tasti.
Ti rendi conto di vivere due vite.
Attenzione: non sto parlando di falsità, o di diversi tipi di comportamento a seconda delle persone che ti circondano, quello non lo concepisco nemmeno.
Parlo di una vita vissuta esternamente, con incontri e dialoghi più o meno casuali con gente a cui tieni in modi diversi o con semi-sconosciuti.
L’ altra è una vita pensata, fatta di sguardi, gesti, parole non dette.
Una vita impenetrabile, leggere e interpretare quei gesti, quegli sguardi e quegli atteggiamenti, è puramente compito della fantasia.
Nasceranno curiosità, parole non dette e pensieri che ti piomberanno addosso mentre torni a casa.
Pazzesco no??
Vivo due vite, sto molto attento e cerco sempre di cogliere il linguaggio “non verbale” delle persone per avere accesso alla loro “seconda vita”, cerco di capire come sono per davvero, cerco di capire ciò che mi interessa di loro, stando poi molto attento a mantenere la mia solo per me.
Ti sembrerà impossibile, ma giuro che è così, per me è davvero così.